Chi siamo

Siamo lavoratrici e lavoratori del settore spettacolo, impegnati da anni nelle lotte per le tutele e i diritti del settore. Convinti che le richieste fondamentali ed urgenti siano per tutti i comparti e le professioni le medesime, ci siamo uniti in alcune assemblee per cercare di portare avanti insieme queste richieste. Alla pagina "Firma il Comunicato" puoi leggere quali sono i nostri obiettivi ed in calce trovi le firme di tutte le realtà che hanno partecipato alla stesura del documento e/o sottoscritto.

SE SEI UNA LAVORATRICE O UN LAVORATORE DELLO SPETTACOLO

FIRMA IL COMUNICATO

 

Il welfare immaginato per il settore dello spettacolo e l'annunciata riforma del settore si sono rivelate come roboanti promesse disattese. Le scarne misure messe realmente in atto sono in netto contrasto con le richieste che lavoratori e lavoratrici dello spettacolo hanno elaborato nei percorsi costruiti all’indomani della grave crisi messa in luce dalla pandemia.

Lo stallo del settore verificatosi nei due anni precedenti, e non ancora risolto, ha determinato la possibilità per lavoratrici e lavoratori dello spettacolo di strutturare complesse e ampie proposte di legge, scritte coralmente e caratterizzate da alcuni imprescindibili assi portanti.

Il primo è senza dubbio il riconoscimento della natura discontinua dei rapporti attivi di lavoro e del reddito che essi producono. Al fine di bilanciare questa discontinuità intrinseca sarebbe stato necessario individuare forme innovative di welfare, anziché inventare un ammortizzatore poco differente dalla Naspi ed assolutamente inadeguato a risolvere l’enorme criticità della precarietà diffusa e ritenuta “strutturale” in questo comparto. Il reddito di discontinuità, proposto a più riprese dai coordinamenti dei lavoratori dello spettacolo, sarebbe inoltre una misura apripista volta a tutelare anche tutti gli altri settori che hanno nella stagionalità e nell'intermittenza la loro peculiarità.

Altro elemento centrale è rappresentato dai protocolli di sicurezza, che non vengono attualmente calibrati sulla specificità della nostra tipologia di lavoro. L'allestimento di uno spettacolo si colloca in un ambito differente da un cantiere stradale, per cui è necessario strutturare una regolamentazione ad hoc per il settore.

È pertanto fondamentale redigere al più presto una legge che riconosca le caratteristiche peculiari del lavoro nello spettacolo, che sia capace di sanare i molteplici vulnus che si trasformano, nella pratica quotidiana, in strumenti di ricatto (economico e morale) e quindi di oppressione per moltissimi lavoratori.

Davanti al silenzio, o peggio alle roboanti e inutili dichiarazioni pro forma propinateci in numerose occasioni da ministri, commissioni, esponenti più o meno liberali delle fondazioni del settore e di fronte alla distanza e al pressapochismo con cui siamo state e stati trattate/i, riteniamo necessario rilanciare un percorso di lotta.

Vogliamo la garanzia della continuità dei nostri redditi da lavoro, sicurezza e una legge che ci riconosca.

Il drammatico evolversi della guerra in Ucraina non può essere usato come arma di distrazione di massa, per negare garanzie, diritti sociali e diritti di chi lavora. Riteniamo vergognoso che un governo, e il suo parlamento, decidano di appesantire la spesa pubblica di ben 13 miliardi all'anno per il settore militare, dopo aver ridotto al lumicino i finanziamenti necessari a un rilancio delle politiche per il lavoro stabile e sicuro, per una scuola pubblica e un sistema sanitario di qualità, per garantire e dare impulso al comparto della cultura, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di questo paese.

A partire dal 1 maggio, invitiamo chiunque scenderà in piazza, chiunque salirà su di un palco, chiunque organizzerà una iniziativa o una manifestazione, a parlare della situazione del mondo dello spettacolo e a dare supporto alle giuste rivendicazioni di lavoratrici e lavoratori:

● indennità di discontinuità

● nuove norme per la sicurezza

● una legge che tenga conto delle proposte di chi in questo settore lavora.

Dopo questa giornata continueremo la nostra mobilitazione, lavorando capillarmente nei nostri territori, per costruire uno sciopero generale del settore, perché lo spettacolo, così com’è, non può andare avanti.

Se fino ad oggi la nostra categoria è stata terreno di sperimentazione delle più implacabili forme di precarizzazione del lavoro, da domani pretendiamo che essa diventi il campo di acquisizione di un rinnovato stato sociale.

Se sei una lavoratrice o un lavoratore dello spettacolo
firma qui:

https://forms.gle/2PVfzhkYPDVpWJ5D8



Hanno sottoscritto:

ADL Cobas
A2U – Attrici attori uniti
ADU Umbria – attrici attori danzatrici danzatori umbri
Amleta
Approdi Calabria
ASSOLIRICA - Ass. Nazionale Artisti della Lirica
Autorganizzati Spettacolo - Roma
Bauli in Piazza
CAM – Coordinamento Artisti Scena Marchigiana
CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario
Coordinamento Spettacolo Lombardia
Cub Info e Spettacolo
Emergenza Continua, settore cultura e spettacolo Barletta
Emergenza Spettacolo Liguria
ETRE associazione
Facciamolaconta, attrici e attori per i diritti
Lirica Muta
L'Ultima Ruota
Maestranze dello Spettacolo Veneto
Lavoratrici e lavoratori Spettacolo Campania
Lavoratrici e lavoratori Spettacolo Novara
Lavoratrici e lavoratori Spettacolo Piacenza
Lavoratrici e lavoratori Spettacolo Piemonte
OSA -Operai delo Spettacolo Associati
Potere al Popolo! Cultura e Spettacolo
Presidi Culturali Permanenti
R.A.C. - Regist_a Confronto
RISP. Rete Intersindacale Professionisti
Spettacolo e Cultura
Sipari Aperti Sempre
Saltimbanchi Senza Frontiere
Sarte di Scena
SI Cobas Spettacolo
TUC – Teatranti Uniti Como e Provincia