Chi siamo

Siamo lavoratrici e lavoratori del settore spettacolo, impegnati da anni nelle lotte per le tutele e i diritti del settore. Convinti che le richieste fondamentali ed urgenti siano per tutti i comparti e le professioni le medesime, ci siamo uniti in alcune assemblee per cercare di portare avanti insieme queste richieste. Alla pagina "Firma il Comunicato" puoi leggere quali sono i nostri obiettivi ed in calce trovi le firme di tutte le realtà che hanno partecipato alla stesura del documento e/o sottoscritto.

SE SEI UNA LAVORATRICE O UN LAVORATORE DELLO SPETTACOLO

DI CULTURA, IN ITALIA, MANGIANO TROPPO POCHI.
E QUEI POCHI MANGIANO TROPPO!

 
Di recente lei ha pubblicato e presentato un nuovo libro dal titolo "DI CULTURA NON SI MANGIA?" dichiarando:


"Investire in cultura non è solo un dovere costituzionale e morale ma anche una grande opportunità economica. Quello della cultura rappresenta il principale ministero economico del nostro Paese, in grado di generare ricchezza e occupazione".


Le sue parole suonano a dir poco beffarde mentre i giornali riportano che tra il 2019 e il 2021 sono stati 55.000 in meno i lavorator_ del settore, con una perdita del 6,7 per cento, il doppio rispetto al calo totale degli occupati in tutti i settori (pari al 2,4 per cento - dati Istat)


Da diversi anni tutte le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo chiedono a gran voce una sola cosa: CHE VENGA RICONOSCIUTA LA DISCONTINUITÀ DEI NOSTRI MESTIERI e si provveda al più presto a sostenere chi di cultura e spettacolo dovrebbe mangiare, istituendo per ogni intermittente del settore un REDDITO DI CONTINUITÀ degno di questo nome, in linea con altri paesi europei.